Index Itinerario del Comune di Angri


La città di Angri, posta ai limiti dell’area Lodis a confine con la provincia di Napoli, si sviluppa alle pendici del Monte Albino, a cavallo tra la piana del Sarno e i versanti montani, posta tra due importanti assi viari già in funzione in età romana: la strada che congiungeva Nocera con Stabia e Sorrento e quella che unisce Pompei e Nocera.
Sono presenti tracce dell’età antica, in particolare del periodo romano, ma la città vera e propria si sviluppa a partire dall’alto medioevo divenendo col tempo città murata e feudo dell’importante famiglia, di origine genovese, dei Doria. La crescita urbana è polarizzata tra il nucleo cittadino principale, posta alle pendici del monte, e un casale sottostante, Ardinghi, proiettato verso la pianura in direzione di Nocera (ha fatto parte di Angri fino agli anni ’20 anche la zona di Bagni, con il noto santuario, oggi in territorio di Scafati).

 
La visita comincia dall’attuale centro cittadino, piazza Doria, dove troviamo il Municipio, antica sede del feudatario dall’architettura composita con una torre rinascimentale, cui si appoggia il palazzo settecentesco. Di fronte si estende l’antico giardino del palazzo, oggi parco pubblico, dalle tipiche caratteristiche di ‘giardino all’italiana’ con una dependance in stile neoclassico, utilizzata oggi per mostre e attività culturali. Alle spalle del Municipio, a piazza San Giovanni, troviamo la Collegiata di San Giovanni, principale edificio ecclesiastico cittadino, dalla facciata a bugnato rinascimentale e con l’interno barocco impreziosito dal polittico cinquecentesco di Simone da Firenze (alle spalle la cappella di Santa Margherita,

 
sede della confraternita omonima, a pianta ellittica). Siamo al culmine del centro storico e dalle due piazze si dipartono le principali vie cittadine. Attraverso via Concilio, ricca di case e palazzi di età moderna, si giunge sulla strada per Stabia, con la chiesa di Santa Maria di Costantinopoli e, poi, oltre il casello autostradale della A3, si arriva all’antica Certosa di Pizzauto, grancia della certosa di Capri, esempio di masseria locale.
Sempre dalla piazza scendendo, si giunge al quadrilatero della città murata medievale, dal tracciato ortogonale attraversato dalle vie Amendola, Marconi e Incoronati e di mezzo arricchite da notevoli resti di palazzi quattrocenteschi con bifore e portali in stile durazzesco, esempi significativi dell’architettura rinascimentale campana d’impronta catalana. Il prospetto meglio conservato si vede in via Marconi, dove troviamo un portale in tufo con la tipica sagoma ad arco ribassato, che presenta la decorazione con archetti pensili e, nei pennacchi triangolari, scudi oggi vuoti e che forse in origine erano dipinti. In alto a sinistra si staglia, sopra il cornicione originale una bellissima bifora, esemplare tra i più belli del genere in Campania. Nella vicina via Incoronati, al n. 23 vediamo un altro portale nella stessa foggia, contornato da una decorazione floreale e fiancheggiato alla base da una coppia di finte colonne a spirale, perfettamente incastonato in una facciata settecentesca, secondo una misurata giustapposizione di stili e di tempi. Altro portale ad arco ribassato, di fattura più corrente, si trova nella via di Mezzo, n. 3. Scendendo verso la pianura, troviamo piazza Annunziata, notevole spiazzo quadrangolare dominato dalla Chiesa dell’Annunziata, nel cui convento ha sede il Museo del beato can. Fusco, fondatore dell’ordine delle Battistine. All’imbocco del corso Vittorio Emanuele, la strada ottocentesca che congiunge il centro con la stazione ferroviaria e la SS 18, troviamo la Chiesa del Carmine e, poco più giù, lungo la strada, sono visibili i resti degli importanti Opifici ottocenteschi, oggi di proprietà della MCM. Sulla piazza Smaldone si affaccia la Chiesa di Santa Caterina e si imbocca la strada che conduce a via Ardinghi, asse principale del casale Ardinghi, e via Fontanella con palazzi patrizi di età rinascimentale e moderne, cortili e case a corte contadine e, in uno slargo, la Chiesa di San Benedetto di origine medievale.