Castello e Palazzo Doria

Il castello, rocca posta al di sopra del centro medievale di Angri, a difesa dell’abitato e per il controllo degli assi viari che congiungeva Nocera con Stabia e Sorrento e la valle con la costiera, ha origini medievali. Subì vari assedi in età aragonese (uno nel 1421 condotto da Forte Braccio da Montone). A questo tempo è da riferire la grande torre munita che domina la parte destra del complesso, che conserva il fossato originario e che è circondata da un ampio anello su due piani che cinge e difende il corpo della torre, unico resto dell’assetto antico della rocca, in cui fu probabilmente ospitato Carlo V nel 1535 dal feudatario del tempo, Alfonso d’Avalos. Passato il feudo ai Doria, il complesso subì un radicale restauro nel Settecento, ad opera dell’architetto Francesconi: il maniero venne trasformato in palazzo signorile, rivestendo la torre principale con merli e inglobando quelli minori nell’ampio edificio a tre piani, caratterizzato dall’ariosa scala aperta che congiunge la torre e il palazzo, restaurato di recente e che ospita dal 1910 il municipio cittadino. Alle modifiche di fine Settecento risale anche l’impianto del giardino (oggi villa comunale), posto di fronte al palazzo, che presenta ampie e ricche aiuole con alberi secolari. L’ingresso è monumentale con motivi neoclassici e al centro si staglia una collinetta artificiale, che contiene all’interno una grotta.

Età

Sec. XV-XVIII

Ubicazione

piazza Doria

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